martedì 10 febbraio 2009

Commento di F.B.

Il movimento No133 di Camerino ha lasciato l'aula autogestita di giurisoprudenza.

l'abbiamo fatto perché non abbiamo ricevuto un sufficente appoggio e collaborazione da parte della comunita studentesca di camerino.

Avete vinto. La vostra ignoranza e il vostro menefreghismo ha vinto sulla nostra voglia di fare. Il movimento no 133 di camerino, come tutti gli altri centinaia di movimenti italiani nati nelle universita a partire dallo scorso autunno, si e' formato senza colore politico ma col solo scopo di denunciare e manifestare il nostro sdegno contro la repressione della cultura libera da parte del nostro ridicolo governo.In questi mesi abbiamo coinvolto e informato centinaia di persone su quanto il governo italiano aveva intenzione di fare a spese dell'universita pubblica italiana, che e' la massima espressione di cultura e ragione di un popolo.

Ma voi ve ne siete fregati. Voi pecorelle smarrite, avvezze in silenzio a imboccare la pappa della televisione. siete rimasti a poltrire come se la cosa non vi interessasse, non vi coinvolgesse di persona.

La nostra e' una battaglia per il sapere e per tutto cio' che ha permesso all'uomo di diventare libero, cosciente, capace di pensare in maniera autonoma e indipendente. La nostra e' una battaglia per la cultura, per cio' che ha permesso all'uomo di liberarsi dai padroni di tutte le razze, colori e caste, per giungere ad ottenere la tanto ambita democrazia. La storia ci insegna che senza cultura, l'uomo e' perduto nei secoli bui della sua esistenza.

Ebbene noi non ci stiamo, non vogliamo cadere nel vortice dell'ignoranza e del decadimento della qualita' culturale. Non abbiamo ottenuto grandi risultati, questo lo ammettiamo; ma abbiamo pensato, ci siamo organizzati e siamo riusciti a far sapere alla gente che cosa stava succedendo.

Il governo non c'ha ascoltato affatto, anzi, in maniera dittatoriale e prepotente, ha scelto di ignorarci, di ignorare il suo stesso popolo che lo ha votato e che ne e' rappresentato. Ora la legge e' passata e dal prossimo anno accademico toccheremo con mano l'aumento delle tasse, la privatizzazione di corsi di laurea, la comparsa di numeri chiusi, il precariato nella ricerca, atenei di serie "B" ecc...ecc...Tutte cose che a TE non interessano, vero? cosa te ne fai tu dell'aumento delle tasse, o della privatizzazione dei corsi?

E' stata la tua ignoranza a disarmarci, l'ignoranza di te, giovane studente, futuro della societa'.

Non sappiamo piu' pensare: i mass media ci abituano ad accettare la nostra routine come l' unico modo possibile per vivere. Ci tengono buoni e calmi a casa, ci distraggono coi loro colorati programmi spazzatura, e noi ci siamo adagiati in questa putrida pozzanghera d'esistenza, priva di stimoli, di movimento, di cultura.

Ci stanno gia' riuscendo benissimo: ci tolgono la cultura cosi' da governarci meglio, cosi' da ottenere un popolo ignavo di scemi ignoranti, facili da manovrare come burattini.

E TU ne sei un chiaro esempio. Salvati, pensaci.

F.B.

domenica 7 dicembre 2008

Morte all'Università di Catania

Quello che sta succedendo a Catania probabilmente non ha nulla a che fare con la nostra protesta, ma come universitario mi tocca comunque profondamente e ho ritenuto doveroso metterlo sul blog. quello che mi ha sconvolto è che in una università studenti come noi si stanno ammalando e stanno morendo, nell'indifferenza generale. leggete e commentate.

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/cronaca/ricercatore-tumore/az/az.html

martedì 2 dicembre 2008

Prossimamente

Aspettando la Giornata di Mobilitazione Nazionale del 12 Dicembre....

Domani, 3 dicembre, il movimento No133 di Camerino sarà presente all'inaugurazione dell'Anno Accademico, che avrà inizio alle ore 10.30.
Abbiamo ottenuto uno spazio tra gli interventi e porteremo la nostra voce e le nostre idee. Non sarebbe male partecipare in tanti.

Sempre domani 3 dicembre, alle ore 15, ad Ancona presso la Facoltà di Economia si terrà un incontro degli studenti e precari marchigiani con gli studenti de La Sapienza, intitolato "Dietro l'Onda". Chi può (e vuole) partecipi.
Giovedì 4 dicembre, sempre ad Ancona, si terrà una Assemblea Regionale, alla quale parteciperanno tutti gli Studenti ed i Precari degli Atenei marchigiani, insieme agli studenti Medi.
L'assemblea si terrà alla facoltà di Economia ad Ancona, dalle ore 18:00.
Si farà un resoconto delle iniziative promosse fin'ora, cercando di chiarire e capire le situazioni, le problematiche e le posizioni di ognuno. Si tenterà una coordinazione a livello regionale che porti alla costituzione di una piattaforma di lotta comune ed alla formulazione di concrete proposte di Riforma dal basso dell'Università, sulla scia di quanto emerso dall'assemblea nazionale di Roma del 15 e 16 novembre. Si discuterà della Mobilitazione del 12 dicembre.
Chiunque sia interessato a partecipare ci contatti all'indirizzo email studentidicamerino@libero.it

Stiamo organizzando serate CulturalRicreative: convegni sulle delicate tematiche del lavoro del precariato e della Riforma dell'Università, a cui seguiranno concerti ed altre interessanti iniziative.

Stay tuned...

venerdì 28 novembre 2008

La miglior rappresentanza è quella che ci facciamo da soli, ma.....

Sta mattina è uscito su Repubblica un articolo che segnala la vittoria delle destre universitarie alle elezione dei rappresentanti di ateneo alla Sapienza. Tutto questo è dovuto alla scelta dell'Onda di disertare le urne, a causa della irrappresentabilità del movimento studentesco.
il problema è questo: servono o non servono i rappresentanti di ateneo?sono inutili servi del potere o possono essere un utile strumento di partecipazione alla vita universitaria (ve li immaginate tutti i 10000 studenti dell'Università di Camerino che devono approvare il bilancio di ateneo?!) ?
certo, rappresentanti come quelli della nostra Università (parlo solo di quelli della sede di Camerino, visto che nelle sedi collegate i rappresentanti sono fanno il loro dovere) servono a ben poco: rappresentanti come sono di una Certa parte poLitica, e non degli studenti, dei quali non gli interessa sentire il parere in assemblea (non ne hanno mai convocata una, neanche a seguito di pressanti richieste...). tutto questo fa riflettere e anche incazzare, se si pensa che c'è stata gente che nel 68 ha preso botte e ha lottato per creare rappresentanza e ora la vediamo svenduta agli interessi politici. ma lasciare tutto in mano ai servi della destra, a mio personale avviso, significa non usare tutto in maniera più intelligente, ma lasciarsi andare a rinunce, coperti dal velo della irrappresentabilità (concetto bellissimo, sia ben chiaro, ma sul quale bisognerebbe fare un discorso più approfondito...). in una realtà piccola come la nostra, sempre secondo me, dovremmo invece tentare di riappropriarci delle rappresentanze, di renderle "schiave" degli studenti, vera proiezione della popolazione universitaria nei palazzi del potere.... COMMENTATE!

http://www.repubblica.it/2008/11/sezioni/scuola_e_universita/servizi/scuola-2009-7/elezioni-sapienza/elezioni-sapienza.html

lunedì 17 novembre 2008

Due Giorni a La Sapienza

Sabato 15 e domenica 16, all'Università La Sapienza di Roma si è tenuta una Assemblea Nazionale di tutti gli Atenei in mobilitazione, allo scopo di delineare dei punti da proporre per la Riforma dell'Università.
Si sono svolti dei workshop sui temi del Welfare e diritto allo studio, Didattica, Ricerca lavoro e formazione, ai quali sono intervenuti migliaia di studenti, dottorandi, ricercatori da ogni Ateneo d'Italia.
Anche il movimento no133 di Camerino era presente.

Si è trattato di una iniziativa davvero interessante ed a prima vista molto coinvolgente, che poteva portare ad ottimi risultati. Mi rincresce dover affermare che varie spaccature interne ai movimenti, il tentativo di centrare tutta l'assemblea sull'autoformazione e la gestione piuttosto "romano-centrica" della due-giorni, abbiano deluso le nostre aspettative.

Sotto, i link ai report dei Workshop, che trovate anche nel GoogleGroup del movimento.

Introduzione Assemblea Plenaria
Report Workshop Didattica
Report Workshop Welfare
Report Workshop Ricerca

L'onda che ha travolto Roma

Venerdì a Roma eravamo in tanti. Molti di più dei 30.000 dichiarati dai media.

In 200.000, forse di più, uniti per manifestare malcontento e indignazione, per far sentire la nostra voce, per far si che anche chi non è coinvolto capisca e si lasci conivoglere. Perché oltre ai tagli sommari, oltre le fondazioni, oltre le manovre finanziarie che minano il diritto di ogni essere umano ad avere una cultura libera ed un sapere neutro, cresce la necessità di cambiare un sistema Universitario che non funziona come dovrebbe. Tutti consapevoli dell'urgenza di ripartire dal basso, dall'interno.

Lungo il corteo che ha sfilato per le strade di Roma, studenti ricercatori e dottorandi di tutta italia urlavano insieme cori come "noi la crisi non la paghiamo" e "arriva la grande Onda", perché il movimento che si è creato è unico, unito e travolgente. Una generazione in rivolta che ha dato vita ad un corteo gioioso, pacifico e determinato.
L'onda arriva a Montecitorio urlando "vergogna" in faccia al governo. Nessuno scontro, niente tafferugli. E i poliziotti sorridevano ai cori contro Tremonti...